"Fracture" di Barbara Bolzan.


"All’inizio di tutto, c’è un uomo. C’è sempre un uomo: Nemi. Lui che è il capo di un villaggio in lotta contro l’impero, lui che la salva mentre è ferita sulla riva di un fiume. Rya si risveglia a Mejixana e impara a vivere una nuova realtà, così diversa da quella a cui è abituata. La gente sembra accoglierla con benevolenza, mentre lei nasconde un segreto che potrebbe mettere tutti in grave pericolo, compreso il ribelle che la tratta in maniera sprezzante e non si fida della nuova arrivata. Tra loro c’è una lotta in corso di soli sguardi e niente è davvero come sembra: la frattura tra presente e passato rischia di confondere i sentimenti della giovane. La storia di una ragazza che combatte per diventare donna e conquistare il diritto di poter amare in un romanzo che vi terrà incollati alle pagine per il susseguirsi dei colpi di scena con cui l’autrice riesce a pennellare il carattere dei suoi personaggi. Benvenuti nel mondo di Temarin, benvenuti nel cuore di Rya."


Meow, ciao a tutti, miei lettori. Oggi recensirò un libro particolare. Lo definirei fantastorico, al pari di Endora ( che ho recensito in questo articolo: https://elmicioracconta.blogspot.it/2017/08/endora-ovvero-la-terra-delle.html), in quanto la storia è ambientata in un medioevo simile al nostro, piuttosto realistico, ma in una terra immaginaria.
La nostra protagonista, Rya, è la principessa di Temarin, in fuga che per caso capiterà nel piccolo villagio di Mejixana, terra di nessuno, a metà tra i confini di Temarin ed Idrenthia. No ragazzi, non è il villaggio di Asterix ed Hobelix, anche se condivide alcune caratteristiche, come il fatto di essere contemporaneamente ignorato ed ambito dagli stranieri.
Rya è un personaggio molto complesso: fin dai primi capitoli sappiamo che possiede una natura manipolatrice e calcolatrice, giustificata in parte dall'istinto di sopravvivenza in quanto non può rivelare la sua identità ai paesani.
Naturalmente verrà poi smascherata da Nemi, capo del villaggio, che deciderà di consegnarla al marito. Ma la situazione prenderà una piega piuttosto turbolenta.
Ritornando a Rya, è un personaggio realistico: è una persona che ha perso la sua individualità a causa di una situazione familiare anafettiva e materialista, non molto diversa dalla mentalità dei sovrani d'allora. Vive all'ombra della sorella, ne è quasi un'estensione. Rya la venera, la prende come esempio, forse perché è stata la figura di riferimento per lei: una madre, una sorella ed un'amica.
Rya addirittura non riesce ad avere gusti propri a causa di questa relazione morbosa.

Parliamo di Nemi: è un dongiovanni che però ha avuto un unico vero amore, nonostante la tradisse continuamente. All'inizio l'ho trovato particolarmente fastidioso, ma dalla metà in poi ha rivelato delle qualità che l'hanno reso piu simpatico.  Due elementi sono fondamentali: la sua relazione col fratello Alher e il suo senso di responsabilità con Mejixana.
Nel primo caso, lui prova un'amore masochista per suo fratello, o come direbbe Alher, fratellastro. Mi spiego meglio: in un certo senso vi è un rapporto teso, alla Thor/Loki per dire. Nemi, come Thor, ama suo fratello e vorebbe un giorno ricongiungersi con lui. In un certo senso ricorderebbe un cane scondinzolante che però viene continuanmente bastonato dal padrone, nonostant ciò, il cane ritorna. Il sentimento che Nemi prova per il fratello è piu o meno lo stesso. Alher sembra insofferente, prova rancora per il fratellastro, per un motivo non molto chiarito (e spero che nelle prossime letture venga approfondito).
Ho aprezzato il dualismo di amore fraterno tra Rya e sua sorella e Nemi e Alher: il primo è un rapporto morboso, ma comunque finalizzato verso l'amore reciproco, mentre nel secondo caso l'amore sembra partire solo da un verso, mentre dall'altro vi è prensete un'altissima barriera di ghiaccio.


  (Riuscirà il nostro Nemi a creare un tunnel, evitando i guardiani della notte e gli estranei, per conqustare il cuore di suo fratello? )

Parliamo del secondo elemento: Nemi è molto protettivo verso il suo villaggio, sacrificando la sua persona per il bene degli altri. C'è un momento di confronto, tra lui ed Isan, dove il primo si lamenta del fatto che tutti gli chiedono aiuto ma nessuno pensa alla sua sofferenza. Un piccolo scontro tra collettività ed individualismo.
Le ambientazioni le ho trovate realistiche, e soprattutto, non scandalizzatevi se vedrete matrimoni con ragazzine sotto i sedici anni, it's Medieval Time!

Detto questo, Frature mi ha piacevolmente sopreso. Non è un romanzo ricco di scene d'azione, anzi, ne presenta poche, ma forse perché fa da introduzione alla vera storia.
Attendo il seguito.
LINK ACQUISTO: http://amzn.to/2k118a9

                                        BIOGRAFIA AUTRICE:
È stata vincitrice di numerosi concorsi letterari nazionali ed internazionali. Nel 2004 pubblica il suo libro di esordio "Sulle Scale". Nel 2006, in seguito alla vittoria del Premio Internazionale Interrete, pubblica "Il sasso nello stagno", mentre nel 2011 esce il thriller "Requiem in Re minore", premiato con il Premio Alabarda d'oro-Città di Trieste e presentato a Casa Sanremo Writers nel corso della serata conclusiva del Festival. Nel 2014 pubblica "Rya-La figlia di Temarin" (primo volume della saga di Rya) e "L'età più bella", romanzo che affronta il tema dell'epilessia; nel 2015 esce il giallo "Il furto dei Munch", mentre nel 2017 escono "Fracture" e "Sacrifice", della serie di Rya.

Commenti

Post più popolari